Centro direzionale Valtorta Milano

Gli interventi descritti sono stati progettualmente sviluppati nei mesi di marzo
 ed aprile 2020, e realizzati nei mesi successivi.
 Nel corso dei mesi del primo lockdown, ci si è preoccupati di verificare le possibili criticità legate all’esercizio degli impianti di climatizzazione, visto anche il susseguirsi di indicazioni rilasciate in tal senso, prima da AICARR, e poi da ISS. 
Non vi è dubbio che la più catastrofica delle indicazioni di ISS ed AICARR, fosse quella relativa alla chiusura di tutti i ricircoli di aria negli impianti di climatizzazione: probabilmente in Italia sarebbero rimasti attivi solo il 10% degli impianti esistenti
La COVID-19 Task Force of REHVA’s Technology and Research Committee, ha rilasciato un documento nel quale si afferma che nei sistemi ad aria e nei sistemi aria e acqua in cui non è possibile evitare il ricircolo dell’aria, la frazione di aria esterna deve essere aumentata il più possibile e si raccomandano misure aggiuntive per il filtraggio dell’aria di ritorno. Per rimuovere completamente particelle e virus dall’aria di ritorno, sarebbero necessari filtri HEPA, che di solito non sono facili da installare nei sistemi esistenti.
In alternativa, è possibile utilizzare l’installazione nel condotto di dispositivi di disinfezione, come l’ultravioletto germicida (GUV o UVGI – irradiazione germicida ultravioletta).
È importante che questa apparecchiatura sia dimensionata e installata correttamente; tutto questo è stato possibile grazie alla preziosa consulenza dell’ Ing. Fabio Palumbo (progettista), del marchio Novalumen e dalla Società Light Progress di Arezzo. 
Nei mesi del lockdown non erano disponibili studi scientifici sulla efficacia del trattamento UVGI sul nuovo coronavirus; erano invece certi i dimensionamenti sulla dose di raggi UV- C necessari ad ottenere l’inattivazione incrementale del virus, grazie agli studi condotti in Italia:

– Università di Siena – Department of Molecular and Developmental Medicine 
 (Evaluation of virucide activity of uv box e 2/40h & uv box e 2/40h nx by light progress – 21 Luglio 2020);

– Università di Milano ed INAF (UV-C irradiation is highly effective in inactivating and inhibiting SARS-CoV-2 replication);

– Università di Milano ed INAF (UV-C irradiation is highly effective in inactivating and inhibiting SARS-CoV-2 replication);
Questi studi hanno determinato le dosi necessarie ad ottenere l’inattivazione incrementale del SARS-CoV-2. Con tale valore del log di fluenza dell’irraggiamento, sono state calcolate le lampade necessarie.
Le analisi condotte sulle UTA del CDV, per verificare la qualità del servizio di manutenzione e sanificazione, e quindi per indagare sulla presenza di polveri e batterio della legionella, sono state integrate con analisi per verificare la presenza di SARS-CoV-2. Le analisi NON hanno rilevato presenza di SARS-CoV-2 nelle condotte aerauliche afferenti alle 3 centrali di trattamento aria provviste di trattamento UVGI.

INSTALLAZIONE DI TRATTAMENTI UVGI
Con la collaborazione ed i calcoli effettuati da Novalumen si è quindi deciso di installare 18 lampade UV-C per UTA con una potenza unitaria di 150 W.

Le stazioni di trattamento UVGI sono monitorate con quadri elettronici; mediante questi quadri le lampade vengono controllate ed interfacciate con il sistema BACS del Centro Direzionale Valtorta. Ogni stazione di trattamento UVGI è provvista di una telecamera che inquadra costantemente le lampade per verificare il loro funzionamento ottimale.
Grazie a questi interventi, si può affermare che gli ambienti lavorativi sono molto più sicuri di quanto non lo siano altri ambienti che non abbiano realizzato interventi analoghi.

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